giovedì 21 agosto 2014

Un Punto Macrobiotico, via Andezeno, 39 - 10023 Chieri, TO



"La morte del gusto, la tomba del sapore"

Su invito di amici, decidiamo di provare questo ristorante. 
Ci viene spiegato che è una sorta di associazione culturale e che quindi bisogna esserne soci anche se in vista vostra magari non ci tornerete più (€.5 il costo per la tessera, non è un'ottima strategia di mercato o per lo meno tesserare chi realmente interessato). Il locale in sé è carino, semplice, spartano, ma nel complesso piacevole alla vista, nonostante i tavoli siano pochi e tutti abbastanza vicini gli uni con gli altri. Un simbolo sul tavolo chiede che non vengano utilizzati i cellulari. 

La scelta del cibo consiste in un piatto misto su cui si ritrovano delle verdure, un cuscus, dei legumi e un risotto con carote e rucola. Mangiamo volentieri le verdure, ma nel complesso abbiamo trovato il tutto un po' triste e insapore. L'esaltazione del gusto è pressoché assente, il non trovare nel cibo alcun tipo di condimento o spezia lo troviamo eccessivo. Ci viene successivamente servita una zuppetta calda. Una ciotolina con dentro della brodaglia acquosa in cui galleggiano pezzetti di carote, sedano, finocchio e cipolla assolutamente non invitante.
L'alternativa al menù di cui sopra sono le pizze. In questo punto apriamo una partentesi molto importante per chi decidesse di andare in questo locale essendo allergico ai latticini o alla proteina del latte: l'Impasto delle pizze è fatto con pasta lievitata con il "lievito madre" che in fase di creazione sprigiona al suo interno fermenti lattici, quindi nocivi per chi soffre di tale intolleranza e chi lavora in questo locale dovrebbe mettere a conoscenza i clienti se non li vuole mandare al pronto soccorso! 
Detto questo, le pizze sono ricoperte da una purea di carote al posto del pomodoro (che male vi ha fatto il pomodoro?) una salsa schiumosa bianca che dicono essere di soia in sostituzione del formaggio e poi verdure a scelta tra quelle della brodaglia. Praticamente una pizza col minestrone sopra.
Ci è capitato di mangiare cose poco gustose, ma non abbiamo mai raggiunto livelli simili. Si termina con dei dolci. Un gelato al melone che non è altro che un melone messo nel freezer e poi frullato.

Un pasto talmente triste, squallido e mal composto non crediamo di averlo mai mangiato. Amiamo le verdure, quasi tutte, abbiamo mangiato spesso piatti vegetariani, forse i vegani hanno qualche restrizione in più, ma dubitiamo che una cucina vegana possa davvero ridursi a 4 robine pallide e mollicce, senza alcun sapore e creatività. 
Concludiamo con un'osservazione, se la cucina macrobiotica aumenta le facoltà mentali (cosi c'è l'hanno venduta in principio) forse e meglio che titolari e camerieri smettano di mangiarla perché gente cosi "rintronata" non l'abbiamo mai vista, oltre che ignoranti su quanto stanno vendendo!

A. & M.

Nessun commento:

Posta un commento

Sempre gradita l'opinione popolare, un sentito ringraziamento a chi lascia un sincer commento.