"Il nome più che la bontà..."
Dopo aver sentito tanto parlare di questo locale decidiamo di organizzare una cena tra amici, probabilmente il locale è sempre molto affollato nel week-end da gente trasportata dalla nomea del posto ma spesso poi le aspettative vengono un po' deluse.
Innanzitutto ci infastidisce molto il classico atteggiamento "napoletano" nel voler fregare sempre e comunque il prossimo, in questo caso proponendo nell'attesa estenuante delle pizze, dei piatti di chiacchiere con crudo, indiscutibilmente buone ma care e non necessarie.
Ordiniamo delle pizze, vanto del locale, l'impasto è morbido e ben cotto, il gusto discreto ma i condimenti veramente scarsi. Buona scelta di birre, nota dolente sui dolci: una pastiera di grano decisamente scarsa e una pastarella ripiena di crema strana, forse tagliata con ricotta.
Punto decisamente negativo di questo locale è la confusione sia della sala che dei camerieri, attese stremanti per delle pizze (oltre un ora...) e poca educazione del caposala/cassiere.
In conclusione dopo un conto di più di 300 euro neanche il gesto di offrire un limoncello!!
Qui confermiamo che spesso il nome NON è una garanzia.
A. & M.
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