mercoledì 27 agosto 2014

Bar Nazionale, Piazza Delle Erbe, Padova



"Il regno del tramezzino caldo"

In visita a Padova non potevamo non fermarci in questo bar famoso per la sua specialità: i tramezzini farciti caldi. La posizione centralissima in piazza delle erbe gli conferisce un'ottimo passaggio e la sua nomea lo precede sempre. Non è un locale chic ne ricercato ma un semplice bar su una piazza, quello su cui bisogna soffermarsi è l'ottima produzione di tramezzini ultra farciti in maniera eccellente e soprattutto tostati. Qui avrete l'imbarazzo della scelta anche se in alcuni momenti sul menù c'è un eccesso di zelo poiché non tutto quello che leggerete sarà disponibile. A parte questo inconveniente il sapore ne fa da padrone. Buono lo spritz anche se nel Veneto ne abbiamo bevuti di migliori, mentre un'ottima sorpresa la presenza della birra Pedavena  attualmente difficile da reperire.
Vi consigliamo vivamente una visita se mai vi troverete nei pressi di questa simpatica cittadina che è Padova e buon tramezzino a tutti.

A. & M.

Vecio Foghero, Via Scopici 91/b, 30015 Chioggia


 "Pizza speed..."

In visita a Chioggia (bellissima cittadina di pescatori) ci fermiamo per cena in questo locale, in realtà situato in un vicolo nascosto ma con dehor che si estende sulla strada principale. Con la premessa che abbiamo consumato semplicemente delle pizze possiamo dire nel complesso di non esserci trovati male, il servizio era molto asettico e sbrigativo ma in fin dei conti pratico e senza troppe perdite di tempo, il cameriere ben preparato alle nostre domande sul bere e rapido alla consegna del cibo. Le pizze discrete, pasta ben cotta e buona farcitura, un po' biscottate e spesse e leggermente lunghe da digerire. In quattro persone bere incluso la spesa è stata poco più di 10,00 Euro a testa che per il centro di Chioggia e per quanto abbiamo consumato non è assolutamente uno sproposito.

A. & M.

Hostaria Savonarola, Piazza Savonarola 18, 44121 Ferrara


 "Un assaggio tipico del Ferrarese"


Sono felice di dire che il pasto era all'altezza delle nostre aspettative.
Il ristorante è situato in una bellissima piazza proprio accanto al Castello Estense e che serve cibo semplice con un'enfasi su specialità locali. Potrebbe sembrare una trappola per turisti, ma non fatevi ingannare, il cibo è di prima classe e gli altri commensali erano perlopiù del posto (sempre un buon segno). Un consiglio dato dalla nostra visita potrebbe essere quello di arrivare presto o prenotare un tavolo in anticipo. Per quanto riguarda il cibo, abbiamo ordinato un piatto di salumi tipici e lo sformatino (simile a un soufflé) di zucca per iniziare, successivamente cappellacci di zucca ripieni in un delizioso ragù e il pasticcio Ferrarese. Come secondi una tagliata rucola e grana e la tipica "salama da sugo", dessert la torta di tagliatelle. Non possiamo che elogiare la pasta, era assolutamente deliziosa e così tutto il resto del menù. In aggiunta, il personale di servizio era efficiente, cordiale ed attento anche se quando sotto pressione un pochino lento. L'unico punto negativo è che il ristorante dispone di un solo bagno, quindi preparatevi a coda quando diventa affollato.

Nel complesso, si tratta di un luogo incantevole per mangiare e un must assoluto se siete in visita a Ferrara!

A. & M.

giovedì 21 agosto 2014

Un Punto Macrobiotico, via Andezeno, 39 - 10023 Chieri, TO



"La morte del gusto, la tomba del sapore"

Su invito di amici, decidiamo di provare questo ristorante. 
Ci viene spiegato che è una sorta di associazione culturale e che quindi bisogna esserne soci anche se in vista vostra magari non ci tornerete più (€.5 il costo per la tessera, non è un'ottima strategia di mercato o per lo meno tesserare chi realmente interessato). Il locale in sé è carino, semplice, spartano, ma nel complesso piacevole alla vista, nonostante i tavoli siano pochi e tutti abbastanza vicini gli uni con gli altri. Un simbolo sul tavolo chiede che non vengano utilizzati i cellulari. 

La scelta del cibo consiste in un piatto misto su cui si ritrovano delle verdure, un cuscus, dei legumi e un risotto con carote e rucola. Mangiamo volentieri le verdure, ma nel complesso abbiamo trovato il tutto un po' triste e insapore. L'esaltazione del gusto è pressoché assente, il non trovare nel cibo alcun tipo di condimento o spezia lo troviamo eccessivo. Ci viene successivamente servita una zuppetta calda. Una ciotolina con dentro della brodaglia acquosa in cui galleggiano pezzetti di carote, sedano, finocchio e cipolla assolutamente non invitante.
L'alternativa al menù di cui sopra sono le pizze. In questo punto apriamo una partentesi molto importante per chi decidesse di andare in questo locale essendo allergico ai latticini o alla proteina del latte: l'Impasto delle pizze è fatto con pasta lievitata con il "lievito madre" che in fase di creazione sprigiona al suo interno fermenti lattici, quindi nocivi per chi soffre di tale intolleranza e chi lavora in questo locale dovrebbe mettere a conoscenza i clienti se non li vuole mandare al pronto soccorso! 
Detto questo, le pizze sono ricoperte da una purea di carote al posto del pomodoro (che male vi ha fatto il pomodoro?) una salsa schiumosa bianca che dicono essere di soia in sostituzione del formaggio e poi verdure a scelta tra quelle della brodaglia. Praticamente una pizza col minestrone sopra.
Ci è capitato di mangiare cose poco gustose, ma non abbiamo mai raggiunto livelli simili. Si termina con dei dolci. Un gelato al melone che non è altro che un melone messo nel freezer e poi frullato.

Un pasto talmente triste, squallido e mal composto non crediamo di averlo mai mangiato. Amiamo le verdure, quasi tutte, abbiamo mangiato spesso piatti vegetariani, forse i vegani hanno qualche restrizione in più, ma dubitiamo che una cucina vegana possa davvero ridursi a 4 robine pallide e mollicce, senza alcun sapore e creatività. 
Concludiamo con un'osservazione, se la cucina macrobiotica aumenta le facoltà mentali (cosi c'è l'hanno venduta in principio) forse e meglio che titolari e camerieri smettano di mangiarla perché gente cosi "rintronata" non l'abbiamo mai vista, oltre che ignoranti su quanto stanno vendendo!

A. & M.

venerdì 15 agosto 2014

Officina Dei Balocchi, Strada Aeroporto 9, 10148 Torino




"Il regno dei bambini"

Di recente apertura sperimentiamo questo "ristorante/pizzeria" con annesso parco giochi per bambini. Eravamo perplessi nell'affrontare questo locale ma ci siamo ricreduti, dal punto di vista del rumore possiamo dire che è stato molto ben studiato: reparto approvvigionamento in stile cartone animato o scena di film, reparto bambini interno, gratuito, insonorizzato con supervisore costante (quindi genitori liberi di fare due chiacchiere senza rincorrere sempre i figli!!) e parco esterno con gonfiabili a pagamento di 5 €. per ciascun bambino, anch'esso controllato. Ordiniamo delle pizze e un menù tris per bambini (bistecca impanata, patatine fritte e penne al pomodoro), le pizze molto gustose dalla pasta buona e ben cotta, un po' pesanti da digerire ma nel complesso discrete, menù bimbi buono ma senza troppe pretese, ottima birra rossa alla spina. Prezzo contenuto di 15 €. a testa compreso il caffè e limoncello offerto (contrattando un po'...). Un locale molto interessante se volete passare una serata in compagnia dimenticandovi per qualche ora di avere dei figli che non vi lasciano tranquilli...

A. & M.

lunedì 4 agosto 2014

Toto e Macario, Via Santa Luicia 94, Mathi, 10075 Torino









"Il nome più che la bontà..."

Dopo aver sentito tanto parlare di questo locale decidiamo di organizzare una cena tra amici, probabilmente il locale è sempre molto affollato nel week-end da gente trasportata dalla nomea del posto ma spesso poi le aspettative vengono un po' deluse.
Innanzitutto ci infastidisce molto il classico atteggiamento "napoletano" nel voler fregare sempre e comunque il prossimo, in questo caso proponendo nell'attesa estenuante delle pizze, dei piatti di chiacchiere con crudo, indiscutibilmente buone ma care e non necessarie.
Ordiniamo delle pizze, vanto del locale, l'impasto è morbido e ben cotto, il gusto discreto ma i condimenti veramente scarsi. Buona scelta di birre, nota dolente sui dolci: una pastiera di grano decisamente scarsa e una pastarella ripiena di crema strana, forse tagliata con ricotta.
Punto decisamente negativo di questo locale è la confusione sia della sala che dei camerieri, attese stremanti per delle pizze (oltre un ora...) e poca educazione del caposala/cassiere.
In conclusione dopo un conto di più di 300 euro neanche il gesto di offrire un limoncello!!
Qui confermiamo che spesso il nome NON è una garanzia.

A. & M.