Giornata a menù fisso, ma non nuovi a questo locale nel centro "buio" di Torino oggi riqualificato... Buona la cucina eritrea e discreto il rapporto qualità prezzo, anche se una bottiglia di vino del costo di 15,00 €. sulla lavagnetta all'ingresso, all'uscita sullo scontrino è diventata da 20,00 €. (magia nera Africana? Mah....) Dal nostro punto di vista i principali difetti e pregi:
la saletta arredata all'eritrea è carina e suggestiva, un po' buia, non si vede quasi nei piatti. Si è obbligati a togliersi le scarpe causa parquet e per rendere il tutto più suggestivo. Ci si deve accucciare su scomodi cuscini intorno a tavolini ancor più scomodi, sotto i quali non si riesce neppure a piegare le gambe, sconsigliato per chi soffre di mal di schiena...
E' possibile bere acqua o vino "della casa". In alternativa si possono ordinare delle bottiglie alla carta ma decisamente costose.
Il cibo è nella norma, spezzatino un po' piccante, riso venere cotto bene, un tocco di frutti esotici per dare l'idea dell'etnico e dolci al cioccolato molto simili a quelli europei ma chiaramente venduti come etnici (e prezzati come tali).
In definitiva dobbiamo ammettere che non siamo mai stati in Africa e pertanto il nostro metro di giudizio sulla cucina eritrea non può essere ineccepibile, l'unica considerazione che possiamo fare è sulla qualità del cibo che in definitiva non era per nulla male, forse poco rispecchiante la tradizione.
Il prezzo finale poteva essere un po' più basso ma si sa, aggiungi la parola "etnico" ad un locale ed i prezzi lieviteranno come per magia.
A. & M.